Dopo il passaggio in anteprima a Wonderland, è online il videoclip Small Town, New Town dei Mugshots realizzato da LiquidSky Agency e ispirato a un racconto di Philip K. Dick nel quarantennale della morte dell’autore e dell’uscita di Blade Runner al cinema. Debutta intanto Buio in Scena, prima opera illustrata by Gazzola/Guardascione edita Posthuman.
Il debutto in anteprima è stato durante la puntata del 7 giugno scorso di Wonderland, nella rubrica Sound Invaders dedicata ai videoclip di musicisti rock italiani ispirati al mondo del grande Philip K. Dick a 40 anni dalla scomparsa del titano della fantascienza new wave distopica. Papà dei replicanti tramite il suo Ma gli androidi sognano pecore elettriche?, trasformati come sanno anche i sassi in un classico del cinema da Ridley Scott con Blade Runner (in onda su Iris pochi anche oggi nella versione final cut per gli 80 anni di Harrison Ford/Deckard) sempre 40 anni or sono, a pochi mesi dalla morte dello scrittore.
Small Town, New Town dei Mugshots passava dopo il tema del film riletto in chiave ancor più electro industrial dai Suite Noire (con un video demo by Walter L’Assainato), Mondi Paralleli della PFM e V.A.L.I.S. degli Amplifire, ma il nuovo singolo della band bresciana, apripista del nuovo album “Gloomy, Eerie and Weird”, prossimamente in uscita per Black Widow, sanciva i debutto televisivo del team di LiquidSky Agency, creatore del videoclip animato della canzone, che ora vedere finalmente completo nella sua versione definitiva sul canale YouTube di Cerberus Booking.
L’omaggio al colosso della s/f della “realtà liquida” sta nel fatto che il testo di Small Town, New Town è infatti ispirato alla storia di Piccola Città, racconto breve scritto da Dick nel 1954 e incentrato sulla paranoia del conformismo tipico della società americana maccartista: un uomo dalla vita grigia si ribella alla monotonia cambiando a proprio piacimento gli edifici del plastico dei trenini che è il suo svago da sempre. La moglie e il suo amante lo prendono per pazzo, ma dovranno ricredersi: la realtà concreta infatti cambia coerentemente alle modifiche del folle demiurgo al suo plastico!
Nel testo di Small Town, New Town il trenino non c’è, ma le parole scritte da Mickey E. Vil parlano di “bruciare questa città e di qui farne sorgere una nuova in cui finalmente vivere without disgrace, no wife no clowns”. Di qui è stato il sviluppato da LiquidSky Agency il concept per il fantastico video animato in cui un’opprimente città dalle inquietanti prospettive alla Metropolis viene distrutta dal potere della musica dei Mugshots, che esplode come un’interferenza dallo schermo tv del conformismo domestico e letteralmente rimodella una nuova metropoli psichedelica e policroma, dai grattacieli a forma di strumenti musicali, in cui finalmente torna a sorgere il sole.
Il capolavoro di Fritz Lang del 1927 notoriamente fu d’ispirazione per la Los Angeles futurista di Blade Runner, monumento della fantascienza moderna che Ridley Scott trasse proprio dal romanzo “Ma gli androidi sognano pecore elettriche?” di Philip K. Dick, di cui quest’anno ricorre pure il quarantennale dell’uscita sugli schermi cinematografici.
Ecco dunque la scelta di realizzare il videoclip dei Mugshots con un’animazione vintage (a cura di Walter L’Assainato) dei disegni realizzati da Roberta Guardascione (che per gli scenari urbani ha rielaborato foto scattate da Mario Gazzola, autore anche della sceneggiatura e delle foto del gruppo) e cromatismi rugginosi da film rétro.
È di poche settimane fa la notizia della dolorosa scomparsa anche di Vangelis (al secolo Evangelos Odysseas Papathanassiou, lo vedete in studio davanti ai suoi sintetizzatori vintage in uno scatto in b/n dei tempi andati), tastierista greco degli Aphrodite’s Child e premio Oscar per Momenti di Gloria, che di Blade Runner fu compositore di una colonna sonora elettronica e multietnica al contempo, come la metropoli distopica che doveva evocare, destinata a tracciare la via per tanta musica electro/world a venire.
La canzone dei Mugshots con il relativo videoclip, è dunque l’omaggio che la band e il team di LiquidSky dedicano allo scrittore, all’immortale film con Harrison Ford e Rutger Hauer (pure scomparso nel 2019) nel doppio quarantennale e ottantesimo genetliaco di Harrison, recentemente tornato in scena nel sequel di Villeneuve Blade Runner 2049 e quindi anche nell’interminabile saga di Star Wars che contribuì a lanciare nel cosmo.
Un omaggio che ha ricevuto anche un riconoscimento di lusso: “looks like a lot of work someone did to put it together. I like the sentiment of the lyric, you are the ultimate Italian independ! Glad you are spreading the word on PK Dick, he was the man” è stato il commento di Hugh Cornwell, storico cantante/chitarrista degli Stranglers, uno dei più importanti gruppi della new wave britannica, con cui i Mugshots hanno suonato dal vivo in passato.
La notizia dell’uscita del video è già stata ripresa da numerose testate online della galassia rock/metal, di seguito vi proponiamo una rapida (e non esaustiva) rassegna stampa:
- Metal Italia
- Rock Hard Italia
- Metal.it
- True Metal
- HeavyMetal webzine
- Loud And Proud
- Metal Wave
- MetalHead
- Longliverocknroll
- Allaroundmetal
- Italiadimetallo
Per quanto riguarda noi di LiquidSky, in attesa di potervi annunciare l’inizio delle riprese di nuovi videoclip (ci si sta impegnando!), vi segnaliamo intanto il debutto delle Posthuman edizioni su Amazon, dove ora trovate in anteprima del Buio in Scena – il teatro della dannazione, drammaturgia teatrale di Mario illustrata da Roberta, e a breve vedrete anche l’omonimo romanzo da cui il testo teatrale è tratto.
Un’anteprima perché possiamo già annunciarvi che il Festival Premio Torre Crawford 2022 ospiterà il prossimo settembre una mostra personale dei disegni realizzati da Roberta per il ciclo narrativo del Buio in scena, cui appartiene anche il racconto di Mario La Bambola di Scena, incluso nell’antologia del premio Un’inquietante sensazione indefinibile (ed. Oakmond, nuovamente copertina by Roberta).
Ma è solo l’inizio… vi aggiorneremo presto con nuove sorprese: intanto godetevi qui sotto una piccola gallery esclusiva delle bozze di copertina ideate da Roberta prima di arrivare a quella definitiva che vedete online ora.